FAQ

Ho deciso di raccogliere in questa pagina alcune tra le domande più frequenti che mi rivolgono i miei pazienti, con le relative risposte. Infatti questi dubbi potrebbero riguardare anche te e chissà che le risposte non ti aiutino a decidere se contattarmi.

La sclerosi multipla (SM) è una malattia cronica del sistema nervoso che può comportare una serie di sfide sia fisiche che psicologiche per i pazienti.

Le difficoltà psicologiche sono comuni e possono essere influenzate dalla natura cronica della malattia, dagli effetti fisici e dagli impatti su diverse sfere esistenziali, quali ad esempio il lavoro e le relazioni interpersonali. 

È importante che i pazienti abbiano accesso a risorse adeguate per affrontare queste difficoltà, come la terapia psicologica e il supporto sociale, al fine di migliorare la qualità della vita e il benessere emotivo. Una delle principali difficoltà psicologiche che i pazienti con SM possono affrontare è quella legata ai sentimenti di paura, preoccupazione e tristezza, causati dalla diagnosi o dalle ricadute della malattia.

Le situazioni affettive e relazionali della persona con SM possono essere le più diverse, e dipendono chiaramente dal momento esistenziale nel quale la SM subentra e si evolve.

Di solito la persona a cui viene diagnosticata la SM è nel pieno della pianificazione e realizzazione dei propri progetti esistenziali (età tra 20-40 anni), tra cui anche i progetti di coppia. 

Per cui il paziente potrebbe essere già sposato oppure in una relazione affettiva stabile, potrebbe già avere dei figli oppure il progetto di averne. La malattia può dunque porre sfide importanti in tutti questi ambiti.  Nella vita quotidiana, ad esempio, sintomi quali la stanchezza o la debolezza muscolare possono influire sul mantenimento di una relazione gratificante. 

La persona può a volte sentirsi stanca e senza energia, rendendo difficile partecipare alle attività quotidiane e ai momenti di svago insieme al partner. La debolezza muscolare e i disturbi dell’equilibrio possono anche limitare la capacità di una persona di partecipare alle attività fisiche con il proprio partner e portare a sentimenti di disconnessione o frustrazione.

La paura di affrontare determinati problemi, anche ad esempio legati alla sfera sessuale, porta i partner all’evitamento di questi argomenti, che a loro volta portano a sentimenti di incomprensione e a vissuti di solitudine.

Essere in grado di esprimere il proprio sostegno, sforzarsi di comprendere l’altro, chiedere aiuto e accettare di ricevere l’aiuto dell’altro, spesso possono diventare degli ostacoli difficili da superare, ma rappresentano le condizioni necessarie per costruire, ricostruire, rinnovare la propria relazione di volta in volta, pur nelle difficoltà che la malattia comporta.

Attraverso questo processo è possibile ridefinire la propria identità, riappropriandosi del proprio ruolo nel mondo, definire nuovi progetti di sé e valutare le modalità per realizzarli. Il lavoro sulla progettualità è una parte fondamentale perché aiuta il paziente, laddove necessario, a rivedere i propri obiettivi che spesso vengono minacciati dalla diagnosi di malattia, e valutare eventualmente nuovi spazi di realizzazione nel quale sperimentarsi come efficaci.

Spesso ci si ritrova a rifiutare l’aiuto psicologico perché si ritiene di potercela fare da soli.

Ma lo psicologo non si sostituisce alla persona con SM nella sua vita quotidiana. Una terapia psicologica ha l’obiettivo di orientare l’esistenza della persona verso una forma migliore, e lo fa aiutando il paziente a scoprire e mobilitare le proprie risorse personali. Per cui, è sempre la persona ad agire e riconquistare il proprio posto nel mondo. Un mondo che è cambiato, diverso, condizionato dalla malattia, ma sempre e comunque abitabile nonostante le difficoltà. È sempre possibile proseguire pienamente verso l’orizzonte dell’esistenza e riacquistare il ruolo di attore nel proprio percorso di crescita.

Dopo un primo colloquio gratuito, si pianificherà, in totale accordo e condivisione col paziente, il percorso psicologico e gli obiettivi terapeutici.

A seconda delle esigenze del paziente, nonché della tipologia di problematiche riportate, si valuterà anche la cadenza delle sedute, che, quantomeno in una prima fase, è generalmente di una seduta a settimana. La durata di ogni incontro è di 50 minuti circa, e il costo per la terapia individuale è di 75 euro.

Sono previste agevolazioni per studenti under 25 – costo seduta 65 euro.

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